Chiesa Parrocchiale di Stresa, Parrocchia dei Santi Ambrogio e Theodulo
Cenni storici
Oggi la nostra parrocchia, intitolata ai santi Ambrogio e Theodulo, appartiene all’ Unità Pastorale di Stresa di cui fanno parte altre cinque comunità parrocchiali: Brisino, dedicata alla SS. Trinità; Campino-Someraro, due chiese separate i cui patroni rispettivamente sono san Grato d’Aosta e san Bernardo di Mentone; Carciano, sotto il patrocinio dei santi Giuseppe e Biagio; Levo, affidata alla protezione di Maria Vergine Assunta e Magognino, consacrata a sant’Albino. Nel 2012 si è celebrata la ricorrenza del bicentenario della costruzione e consacrazione della chiesa parrocchiale di Stresa. Duecento anni di vita che risalgono alla fine del 1700, quando, durante l’arcipretura del sacerdote Giambattista De Antonis, fu progettata la costruzione della nuova chiesa parrocchiale (la precedente era ubicata nell’attuale area cimiteriale) su disegno, a croce greca di ordine corintio, dell’architetto Giuseppe Zanoia di Omegna. Il terreno venne acquistato dai marchesi Morigia ed il 26 febbraio 1786 Anna Maria Mattei Bolongaro, benefattrice, pose la prima pietra. L’edificio sorse in meno di cinque anni e fu benedetto il 7 novembre 1790 da monsignor Giuseppe Rabbaglietti; il giorno 8 settembre 1812 ricevette la consacrazione da monsignor Francesco Milesi che introdusse il consorzio della Beata Vergine Addolorata e la devozione degli Angeli Custodi da celebrarsi il 2 ottobre. A distanza di quarant’anni la grande filantropa stresiana Anna Maria Bolongaro (figlia di Anna Maria Mattei), sull’esempio dei suoi avi, si adoperò con altrettanta generosità ad abbellire e dotare di arredi questa chiesa. Fece riparare il tetto e dipingere la tazza, la volta del coro ed il presbiterio. Nel 1843 la dotò di un nuovo organo, opera di Eugenio Maronio-Biroldi da Varese e donò un prezioso baldacchino ricamato in oro per le funzioni solenni. Così nell’anno 1838 i Fabbricieri della chiesa, quale segno di perenne gratitudine verso di lei e la sua famiglia, fecero comporre dal Boucheron un’iscrizione che collocarono nell’altare della Madonna del Rosario. Grazie all’abate Giovanni Battista Branzini, cugino di Anna Maria Bolongaro , altri lavori furono realizzati nel corso degli anni: provvide alla posa di un vetro colorato nel battistero riproducente il battesimo di Gesù, opera di Giovanni Bertini di Biumo Superiore; lastricò in piastrelle a disegno d’invenzione del Morier il pavimento; nel 1853, con la fabbriceria ed altri benefattori, concorse ad ultimare la facciata della chiesa con la sistemazione di due angeli in marmo, scolpiti da Giovanni Antonio Labus, e di un medaglione in cotto raffigurante sant’Ambrogio con la sferza in mano; nell’interno fece porre sei nuove statue di stucco dei santi Anna e Gioacchino, san Paolo, san Grato, san Biagio e san Pietro (pregiati lavori dello scultore Francesco Somaini). Grazie alla sensibilità dei parroci successivi ed all’interesse della comunità stresiana, le pareti furono decorate con i dipinti che rappresentano: il trionfo della Religione, la gloria di sant’Ambrogio e san Theodulo, santa Monica, santa Marcellina, san Satiro, sant’Agostino ed i quattro Evangelisti (questi furono aggiunti da don Giuseppe Cassani tra 1890 ed il 1937). Nel 1959 l’architetto Cesare Mercandino progettò e diresse i lavori di restauro della facciata così come è oggi. Nel 1961(con l’inaugurazione del 3 giugno) fu restaurato il battistero, ad opera dell’architetto Carlo Zapelloni, con la costruzione di un piccolo altare in marmo “bronzetto” di Trani, la sistemazione del fonte in marmo con cupola lignea, il restauro dell’affresco del catino per mano del pittore Mario Albertella, il nuovo impianto di illuminazione diffusa, la posa di due armadietti a muro, il ripristino della vetrata a mosaico e la ripresa degli intonaci. L’organo originale fu ampliato una prima volta da don Giuseppe Cassani e ultimamente da don Giovanni Porzio che, tra il 1959 ed il 1961, provvide a sostituire il vecchio con un pregiato organo Tamburini. Dal marzo 2015 nella Cappella Ecumenica è stata collocata una nuova statua dedicata al beato Antonio Rosmini le cui spoglie riposano nella cripta del santuario del SS. Crocifisso al Collegio Rosmini di Stresa.