Parco Pallavicino
Villa Pallavicino nacque come dimora privata nel 1855, quando fu acquisita da Ruggero Bonghi, statista e letterato. Nel 1862 passò alla famiglia nobile genovese Pallavicino che ampliò la tenuta, trasformandola in una villa ottocentesca di stile neoclassico, e nel 1956 i Pallavicino decisero di trasformare il giardino in museo faunistico aperto al pubblico. Da luglio 2017 il Parco Pallavicino è entrato a far parte del circuito turistico Borromeo. La grande meraviglia di questo parco sono gli alberi: i secolari castani e lyriodendri, tra i più antichi in Italia, i faggi rossi, gli aceri, i larici, i ginko biloba, le sequoie, le magnolie e il grandioso cedro del Libano, posto nell’anfiteatro naturale di fronte alla villa. Il Parco Pallavicino è un’oasi di pace per i visitatori ma soprattutto per le 50 specie di mammiferi e volatili che qui vivono insieme ad alcuni esemplari selvatici, recuperati dagli agenti della tutela faunistica e che non sopravvivrebbero se reimmessi in libertà, come l’aquila e la volpe tripode.